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I ricercatori evidenziano quando è necessaria la chirurgia antireflusso per trattare la GERD dopo l'endoscopia

I ricercatori segnalano una crescente consapevolezza dei problemi di reflusso gastroesofageo tra i pazienti sottoposti a trattamento endoscopico, trattamento non chirurgico dell'acalasia esofagea, che richiedono frequentemente un intervento chirurgico futuro. La miotomia endoscopica perorale (POEM) è stato un trattamento di scelta negli ultimi dieci anni, ma i pazienti possono sviluppare grave bruciore di stomaco e rigurgito che non risponde al trattamento medico, come descritto in un articolo pubblicato su Journal of Laparoendoscopic &Advanced Surgical Techniques (JLAST) , una rivista peer-reviewed pubblicata da Mary Ann Liebert, Inc.

Kamil Nurczyk, dottore, Timothy Farrel, dottore, e Marco Patti, dottore, della University of North Carolina a Chapel Hill e della Medical University of Lublin (Polonia) sono coautrici dell'articolo intitolato "Chirurgia antireflusso per refrattarietà da reflusso gastroesofageo al trattamento medico dopo miotomia endoscopica perorale". Gli autori esprimono la preoccupazione che con POEM, una malattia, l'acalasia (la riserva di cibo all'interno dell'esofago) viene sostituita con un'altra, malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). Descrivono i pazienti che hanno avuto un reflusso post-POEM refrattario al trattamento con alte dosi di inibitori della pompa protonica e che hanno richiesto un intervento chirurgico di fundoplicatio parziale laparoscopico per eliminare i loro sintomi.

Questo è il primo rapporto che conferma che la gravità del reflusso dopo POEM non deve essere sottovalutata. Per anni, lo standard di cura nel trattamento dell'acalasia è stato quello di eseguire una miotomia per alleviare la disfagia insieme a una fundoplicatio parziale per prevenire il reflusso. Però, con POESIA, si perdono i vantaggi di una fundoplicatio, sottoponendo così il paziente al reflusso, che nella maggior parte dei casi è asintomatico. Questo rapporto, però, evidenzia che il reflusso è ancora deleterio e resistente alle cure mediche al punto da richiedere un'altra operazione per correggerlo. Le implicazioni di questo studio sono rilevanti, in quanto sottolinea come alcuni pazienti che si sottopongono a POEM potrebbero aver bisogno di una seconda operazione, che potrebbe essere evitato se POEM fosse riservato solo a coloro che potrebbero beneficiare maggiormente di questa procedura, come quelli con acalasia di tipo 3. Come oggi, è difficile prevedere chi avrà bisogno di una seconda operazione - una fundoplicazione - dopo POEM. Ancora, la ricerca dovrebbe concentrarsi sull'identificazione di quali pazienti potrebbero ancora beneficiare della POEM, tenendo conto che il reflusso risultante è una complicazione non trascurabile".

Caporedattore P. Marco Fisichella, dottore, MBA, Università nordoccidentale, Feinberg School of Medicine

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